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lunedì 25 marzo 2013
Pesce per cena!
Ci prepariamo al prossimo imbarco... Rientrando dal largo, i pescatori ci portano direttamente le loro migliori prese. Questo dorado di 12 chili, sapientemente sfilettato e preparato sottovuoto, fornirà circa 6 chili di pesce perfetto, senza spine, ovvero la base per quattro cene.
Per poter portare a tavola solo il meglio, oltre la metà in peso del pesce non viene utilizzata.
Ma nulla viene sprecato! I nostri amici "local" preparano con la testa una deliziosa zuppa di pesce!
domenica 24 luglio 2011
Primo pesciolino!
Prima giornata di pesca con la canna "dei grandi" per Pablo: palline di pane, attenzione all'amo... certo che i pesciolini sono furbetti... non si lasciano mica prendere facilmente!
Ed ecco che abbocca un pesciolino! Lo slamiamo e lo mettiamo nella bacinella: Pablo lo osserva per un po', poi decide di rimetterlo nel mare per farlo tornare dai suoi amici. Bravo!
Poco dopo un secondo pesciolino abbocca: anche questa volta Pablo lo rimette nel mare.
Durante le operazioni, un bel balaou nuota intorno, mangiando le palline di pane. Quando finalmente abbocca, il bambino lo guarda bene bene e, forse vista l'ora, sentenzia: " questo me lo mangio!" . Detto fatto: papà cucina il filettino di balaou alle erbette, una delizia!
E per ricordare il primo pesciolino, un bel disegno!
Ed ecco che abbocca un pesciolino! Lo slamiamo e lo mettiamo nella bacinella: Pablo lo osserva per un po', poi decide di rimetterlo nel mare per farlo tornare dai suoi amici. Bravo!
Poco dopo un secondo pesciolino abbocca: anche questa volta Pablo lo rimette nel mare.
Durante le operazioni, un bel balaou nuota intorno, mangiando le palline di pane. Quando finalmente abbocca, il bambino lo guarda bene bene e, forse vista l'ora, sentenzia: " questo me lo mangio!" . Detto fatto: papà cucina il filettino di balaou alle erbette, una delizia!
E per ricordare il primo pesciolino, un bel disegno!
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Il primo pesciolino di Pablo |
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Fierissimo! |
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Filettino alle erbette... |
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...squisito! |
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Il balaou ha la coda arancione e blu ed il rostro... lunghissimo! |
mercoledì 19 gennaio 2011
Mayero - Salt Whistle Bay
In mattinata una bella passeggiata su una spiaggia tutta per noi. Salt Whistle è particolarmente calma e riparata, ed il bagno in questa piscina naturale è uno spettacolo.
Nel pomeriggio salpiamo per arrivare a Bequia: all'amo abbocca un barracuda... ma a bordo ne arriva solo metà! E l'altro pezzo?? Chi se lo è mangiato??
Nel pomeriggio salpiamo per arrivare a Bequia: all'amo abbocca un barracuda... ma a bordo ne arriva solo metà! E l'altro pezzo?? Chi se lo è mangiato??
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Mare stupendo |
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Ancoraggio tranquillo |
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Una delle spiagge più belle delle Grenadines |
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All'ombra sotto le palme da cocco |
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Una spiaggia per due |
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Il bel bar sulla spiaggia |
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Ma che pesce è???!!!¿¿¿ |
lunedì 2 agosto 2010
Il golfo del Leone
La traversata si svolge in tutta comodità e con stupore scopriamo che: sul catamarano si cammina!
Lo avevamo già percepito ed ora che siamo al completo é ancora più evidente. A differenza del monoscafo, forse per la stabilità, forse per lo spazio o forse per la straordinaria continuità tra pozzetto e salone...qui ci si muove!
C’é chi siede al tavolo e chi pesca, chi ascolta musica e chi prende il sole sulla rete di prua. Ognuno sceglie come crede.
La pesca da' i suoi frutti e dopo il terzo tonno decido di ritirare le lenze. Per tutto il viaggio avremo carpacci ai gusti diversi, tagliata di mare, filetti burro e capperi e tartare, il tutto accompagnato da un buon Orenga de Gaffory, vino bianco di Patrimonio e da un whisky MC Callan strepitoso.
Seguiamo la meteo via satellite su Passageweather perché si sta preparando un’ennesima burrasca di Mistral. Quest’anno é un continuo!
Già nel pomeriggio il vento prende a soffiare da NE sui 20 nodi e Selavi’ con una mano alla randa e fiocco appena ridotto viaggia come una scheggia facendo due scie nette di poppa che sono un piacere per gli occhi.
Lo avevamo già percepito ed ora che siamo al completo é ancora più evidente. A differenza del monoscafo, forse per la stabilità, forse per lo spazio o forse per la straordinaria continuità tra pozzetto e salone...qui ci si muove!
C’é chi siede al tavolo e chi pesca, chi ascolta musica e chi prende il sole sulla rete di prua. Ognuno sceglie come crede.
La pesca da' i suoi frutti e dopo il terzo tonno decido di ritirare le lenze. Per tutto il viaggio avremo carpacci ai gusti diversi, tagliata di mare, filetti burro e capperi e tartare, il tutto accompagnato da un buon Orenga de Gaffory, vino bianco di Patrimonio e da un whisky MC Callan strepitoso.
Seguiamo la meteo via satellite su Passageweather perché si sta preparando un’ennesima burrasca di Mistral. Quest’anno é un continuo!
Già nel pomeriggio il vento prende a soffiare da NE sui 20 nodi e Selavi’ con una mano alla randa e fiocco appena ridotto viaggia come una scheggia facendo due scie nette di poppa che sono un piacere per gli occhi.
domenica 1 agosto 2010
E' cosi' che ci piace il mare
Abbiamo lasciato Pinarello questa mattina ed abbiamo attraversato la Piantarella con un bel megayacht che ci copriva il miraglio sull’isola Piana.

Del resto siamo nelle Bocche di Bonifacio in agosto e qui...c’é il mondo!
Il posto e bello ma decisamente anti vacanziero.
Tanti, tantissimi motoscafi sfrecciano passandoti a pochi metri per amplificare la differenza di velocità, assolutamente incuranti delle onde che provocano.
Noi procediamo con un solo obbiettivo: raggiungere il mare aperto e lasciarci dietro questa pazza folla in cerca di emozioni...meccaniche!
Un’ora dopo siamo soli. Le bianche scogliere ci osservano mentre proseguiamo la nostra rotta verso Minorca.
Abbiamo trainato la lenza da quando abbiamo lasciato Calvi’ senza percepire nemmeno la presenza di un pescetto e li, fuori dalle rotte battute, ecco che abbocca un bel king macarel, molto simile a quelli che peschiamo ai Caraibi. Il pranzo é assicurato!
Ecco. E’ cosi’ che ci piace il mare.

venerdì 23 aprile 2010
Meglio a motore che...
Siamo in mare da oramai nove giorni e da quattro procediamo a motore navigando a circa 50 miglia al largo della Repubblica Dominicana e poi di Portorico.
Cerchiamo di calibrare il numero di giri del motore per avere il massimo rendimento.
Il vento é quasi a zero, il mare poco mosso, abbiamo pescato un tonno ed un bel dorado. I primi pesci pelagici negli ultimi cinque mesi.
Stiamo proprio bene e ci stiamo riprendendo dalle fatiche dei giorni scorsi.
La stima ci da autonomia per arrivare a motore fino a St. Croix ma eviteremmo volentieri di fermarci in quanto facendo parte delle isole Vergini Americane é richiesto il visto per chi arriva in barca e Pablo non ce l’ha.
Cerchiamo di sfruttare ogni brezza e via via il nostro punto raggiungibile a motore si sposta più lontano.
Cambiamo rotta dirigendoci un po’ più a sud verso St. Kitts dove c’é un piccolo marina in cui é possibile approvvigionarsi in carburante chiamando il camion del distributore.
L’idea di perdere due giorni tra formalità e carburante non ci aggrada particolarmente e quando il vento comincia di nuovo a gonfiarci le vele accostiamo ulteriormente verso sud facendo rotta su Guadalupa.
Le previsioni danno una ripresa del vento fra un paio di giorni ma noi siamo oramai agli sgoccioli con il gasolio e dobbiamo mantenere una rotta che ci permetta di rifornirci.
Cerchiamo di calibrare il numero di giri del motore per avere il massimo rendimento.
Il vento é quasi a zero, il mare poco mosso, abbiamo pescato un tonno ed un bel dorado. I primi pesci pelagici negli ultimi cinque mesi.
Stiamo proprio bene e ci stiamo riprendendo dalle fatiche dei giorni scorsi.
La stima ci da autonomia per arrivare a motore fino a St. Croix ma eviteremmo volentieri di fermarci in quanto facendo parte delle isole Vergini Americane é richiesto il visto per chi arriva in barca e Pablo non ce l’ha.
Cerchiamo di sfruttare ogni brezza e via via il nostro punto raggiungibile a motore si sposta più lontano.
Cambiamo rotta dirigendoci un po’ più a sud verso St. Kitts dove c’é un piccolo marina in cui é possibile approvvigionarsi in carburante chiamando il camion del distributore.
L’idea di perdere due giorni tra formalità e carburante non ci aggrada particolarmente e quando il vento comincia di nuovo a gonfiarci le vele accostiamo ulteriormente verso sud facendo rotta su Guadalupa.
Le previsioni danno una ripresa del vento fra un paio di giorni ma noi siamo oramai agli sgoccioli con il gasolio e dobbiamo mantenere una rotta che ci permetta di rifornirci.
domenica 11 aprile 2010
L’ultima crociera a San Blas
Arrivano i nuovi ospiti riscaldati da un magnifico sole.
Siamo contenti perché con tempo buono possiamo farci qualche ancoraggio nuovo andando alla ricerca delle vie di accesso.
Entreremo fino in fondo al fiordo di Cayo Holandes andando poi a passeggiare raccogliendo conchiglie sui bassi fondali emersi con la bassa marea.
Lo scenario é lunare e sembra di essere soli al mondo.
Nel pomeriggio andiamo a pescare vicino al reef esterno in un fondale di poco più di due metri che a prima vista ci era sembrato comodo da raggiungere ma privo d’interesse.
La corrente é forte e dopo aver conquistato a fatica una zona con qualche bella testa di corallo cominciamo a vederci intorno enormi banchi di parghi rossi, dei carite ( king macarel) sfrecciano curiosi e giganteschi banchi di carangidi ci girano attorno.
Il primo a venire a tiro é un bel pargo rosso, poi é la volta dei carangidi e ne prendero’ tre di tutto rispetto. Intorno é ormai pieno di squali pinna nera e nutrice e più di una volta mi sono trovato con il pesce a tiro e lo squalo in mezzo pronto a saltare sulla preda.
L’aqua é bassa, trasparente e luminosissima. Un’enorme quantità di pesci di ogni specie si divide la zona con una decina di squali che dovro’ spesso pungere con l’arpione per allontanare dalla traiettoria di tiro.
Rientriamo a bordo con la pescata più spettacolare della stagione e con negli occhi delle immagini emozionanti ed indimenticabili.
Inutile dire cosa abbiamo avuto per cena. Carpaccio di carangide e pargo alla brace accompagnati da un prosecchino fresco. Life is not easy...for the fish!
Proseguiamo il giro e quando iniziamo la rotta di ritorno ci sentiamo con Enzo sul VHF.
“ Quando pensate di partire?” Ci chiede. “ L’idea é di prepararci e metterci in st.by dal prossimo fine settimana”. “Beh, peccato” Dice lui. “ Martedi’ si aprira una bella finestra e sarebbe stato il momento buono per traversare”.
Qualche minuto di panico per realizzare che non possiamo rischiare di perdere quest’occasione.
Abbiamo ancora due giorni di crociera ma se ci diamo dentro possiamo provare ad essere pronti per partire martedi’ o al più tardi mercoledi’.
Ok, si puo’ fare!
Ci godiamo gli ultimi giorni a San Blas ma già cominciamo a mentalizzarci alla partenza ed approfitto della navigazione tranquilla per portarmi avanti su alcuni controlli dell’attrezzatura.
Siamo di ritorno a Narganà. I nostri amici prendono la strada di casa a malincuore. Abbiamo trascorso dei giorni decisamente rilassanti e noi siamo davvero contenti di aver risposto positivamente al loro mail che ci ha fatto incontrare in quest’angolo di mondo.
Prossimo appuntamento: Grenadines!
Siamo contenti perché con tempo buono possiamo farci qualche ancoraggio nuovo andando alla ricerca delle vie di accesso.
Entreremo fino in fondo al fiordo di Cayo Holandes andando poi a passeggiare raccogliendo conchiglie sui bassi fondali emersi con la bassa marea.
Lo scenario é lunare e sembra di essere soli al mondo.
Nel pomeriggio andiamo a pescare vicino al reef esterno in un fondale di poco più di due metri che a prima vista ci era sembrato comodo da raggiungere ma privo d’interesse.
La corrente é forte e dopo aver conquistato a fatica una zona con qualche bella testa di corallo cominciamo a vederci intorno enormi banchi di parghi rossi, dei carite ( king macarel) sfrecciano curiosi e giganteschi banchi di carangidi ci girano attorno.
Il primo a venire a tiro é un bel pargo rosso, poi é la volta dei carangidi e ne prendero’ tre di tutto rispetto. Intorno é ormai pieno di squali pinna nera e nutrice e più di una volta mi sono trovato con il pesce a tiro e lo squalo in mezzo pronto a saltare sulla preda.
L’aqua é bassa, trasparente e luminosissima. Un’enorme quantità di pesci di ogni specie si divide la zona con una decina di squali che dovro’ spesso pungere con l’arpione per allontanare dalla traiettoria di tiro.
Rientriamo a bordo con la pescata più spettacolare della stagione e con negli occhi delle immagini emozionanti ed indimenticabili.
Inutile dire cosa abbiamo avuto per cena. Carpaccio di carangide e pargo alla brace accompagnati da un prosecchino fresco. Life is not easy...for the fish!
Proseguiamo il giro e quando iniziamo la rotta di ritorno ci sentiamo con Enzo sul VHF.
“ Quando pensate di partire?” Ci chiede. “ L’idea é di prepararci e metterci in st.by dal prossimo fine settimana”. “Beh, peccato” Dice lui. “ Martedi’ si aprira una bella finestra e sarebbe stato il momento buono per traversare”.
Qualche minuto di panico per realizzare che non possiamo rischiare di perdere quest’occasione.
Abbiamo ancora due giorni di crociera ma se ci diamo dentro possiamo provare ad essere pronti per partire martedi’ o al più tardi mercoledi’.
Ok, si puo’ fare!
Ci godiamo gli ultimi giorni a San Blas ma già cominciamo a mentalizzarci alla partenza ed approfitto della navigazione tranquilla per portarmi avanti su alcuni controlli dell’attrezzatura.
Siamo di ritorno a Narganà. I nostri amici prendono la strada di casa a malincuore. Abbiamo trascorso dei giorni decisamente rilassanti e noi siamo davvero contenti di aver risposto positivamente al loro mail che ci ha fatto incontrare in quest’angolo di mondo.
Prossimo appuntamento: Grenadines!
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