sabato 31 agosto 2013

Ritorno a Bariloche!

L'emozione del ritorno a Bariloche è difficile da descrivere. L'unica Terra dove nella nostra vita insieme abbiamo vissuto a terra, il Paese dove nostro figlio è venuto al mondo. Ci accolgono l'aridità della Patagonia ed il freddo ancora invernale, eppure l'energia del Sud Australe ed il calore degli amici riempiono il cuore di emozioni.
Ricardo ci viene a prendere all'aeroporto e ci accompagna nell'appartamento che la nostra amica Analia ci ha riservato per questo mese: un nido accogliente e caldo, con una vista mozzafiato verso il lago e le montagne, dove il volo dei cimanghi ci tiene compagnia.
A nostra disposizione una splendida piscina riscaldata, grazie alla quale il nostro pesciolino non sentirà troppo la mancanza del suo elemento naturale, l'acqua!


Un nuovo volo! Good to go!


Ancora ritardo :( Questa volta è la compagnia aerea che non ha avvisato l'equipaggio per tempo: aereo in pista e hostess ancora in pigiama (ce l'ho ha detto lei :-))

Sud Australe, arriviamo!

Buenos Aires ciao ciao!

Arrivo in Patagonia!

All'aeroporto, gli amici!

Ci accoglie il freddo inverno patagonico

La neve c'è! Ottima notizia!

Nel calduccio del nostro appartamento dove volano i cimanghi, vista spettacolare!
E piscina riscaldata! Analia, sos una genia!

venerdì 30 agosto 2013

Il Caminito

Ebbene sì, siamo turisti! E da turisti andiamo nel posto più turistico di Buenos Aires: il Caminito!
Una strada che la fantasia e la creatività hanno trasformato nell'attrattiva più importante della città: colori, statue, il tango, i locali ed i negozi di souvenir... un grande divertimento!

Con un pensiero ai nostri amici argentini Poli e Solange, con i quali siamo stati qui insieme per la prima volta esattamente sei anni fa! Adesso, mentre noi siamo in viaggio in Argentina... loro sono in viaggio in Europa! Così va il mondo :-)










mercoledì 28 agosto 2013

Buenos Aires notre amour!

Sarà la vita nella natura, sarà il mare? Fatto sta che quando siamo immersi nelle grandi metropoli ci divertiamo un mondo!
La metropolitana, i parchi, gli spettacoli di teatro, l'animazione notturna... Buenos Aires è un'immensa meravigliosa città che non finisce mai di stupirci.
Pablo finalmente "grande" scopre le buone ragioni per cui mamma e papà amano tanto il suo Paese di nascita, prima fra tutte la cordialità e gentilezza delle persone.
Ogni scambio, anche solo un piccolo acquisto, è l'occasione per un contatto sincero e simpatico fra le persone. In metropolitana, anche alle sei di sera, c'è sempre qualcuno che lascia il posto a sedere al bambino.

La cortesia fra le persone rende la vita più bella e facile per tutti, e questo vorremmo fosse il primo insegnamento per il nostro piccolo.

E questo nonostante l'economia argentina non faccia faville: i prezzi sono praticamente triplicati negli ultimi cinque anni ed il governo ha imposto il divieto di cambio dei pesos in valuta straniera = impossibile viaggiare all'estero per un argentino.


Straordinaria Buenos Aires!

Studenti al Parco, e dietro una manifestazione di protesta davanti al Tribunale

Piazza Italia :-)

Scoperta delle meraviglie argentine: il choripan!

Un bambino appassionato di Goldrake alla guida di un robot rosso! Top!

L'obelisco, il simbolo di Buenos Aires


martedì 27 agosto 2013

Pronti... via!!

Lo abbiamo desiderato da tempo ed organizzato da mesi! Finalmente ci siamo!
Nell'ultima settimana abbiamo preparato Selaví per ritrovarlo in gran forma al nostro arrivo: una settimana faticosa, dedicata alla barca ma soprattutto a districare le formalità di immigrazione necessarie per entrare con la barca ed uscire in aereo dallo Stato di Trinidad e Tobago. Come sempre le complicazioni burocratiche costano allo Stato ed ai Cittadini più di quanto rendano... Vabbé!
Eccoci alle 4 di mattina con il taxi sotto bordo : è il caso di dirlo, Selaví è in secca ed il taxi è parcheggiato proprio sotto :-). Primo volo, Trinidad- Caracas!

Arriviamo a Buenos Aires alle due del mattino, stanchi ed infreddoliti nell'inverno porteño. La sosta all'aeroporto di Caracas ancora una volta è stata...come dire? Una conferma!  Un acquazzone ha sorpreso gli operatori durante il carico bagagli sull'aereo e questi cosa hanno fatto? Hanno abbandonato i bagagli sotto alla pioggia e sono andati a prendersi un café! Risultato: quasi tre ore di ritardo e bagagli zuppi!

La stanza di hotel in Buenos Aires sembra una lavanderia con tutto steso!!



Primo volo da Trinidad a Caracas con Caribbean Airlines: in orario!

Pablo ha già effettuato molti viaggi e molti voli, e ci regala ogni volta lo stesso entusiasmo.

Splendida decorazione con il logo di Caribbean Airlines

Preparativi pre-partenza (con operatore a terra che ci intima di non fotografare...)

Attesa nell'aeroporto di Caracas, non esattamente il nostro preferito :-)

Buone notizie!

L'aereo c'è!

Per fortuna non andiamo a Roma!










lunedì 26 agosto 2013

In secca!

I mesi di settembre ed ottobre non sono ideali per la navigazione fra le isole dei Caraibi.
Il rischio di tempeste aumenta e la stagione può diventare piovosa.

Nell'attesa che gli Alisei si ristabiliscano, in Novembre, quest'anno abbiamo deciso di mettere Selaví in secca e regalarci un magnifico viaggio che sogniamo da tempo. Selaví, grazie allo speciale rivestimento ecologico dell'opera viva, non ha bisogno dell'annuale ciclo di pittura antivegetativa: il cantiere non è un'esigenza.
Tuttavia, poiché il nostro viaggio durerà un paio di mesi, preferiamo lasciarlo "all'asciutto".

La scelta del cantiere è difficile: non vogliamo utilizzare un travel lift per evitare di sollecitare la struttura. Serve un'attrezzatura adeguata per alare il catamarano senza danneggiare antivegetativa, un ragionevole grado di sicurezza dal punto di vista meteo ed un cantiere con sorveglianza assicurata. L'isola di Trinidad è la migliore opzione: i cantieri si affacciano uno a fianco all'altro sulla baia di Chaguaramas, e l'isola si trova al di fuori della zona di passaggio degli uragani.

Fra i vari, abbiamo scelto Power Boats: aleranno Selaví con uno speciale carrello specialmente concepito dal manager, Don, per sollevare i catamarani senza rischi.
Alle 9.00 di mattina, il cantiere ci chiama in radio: lasciamo la boa ed entriamo nello scalo. La manovra non è semplice, si devono posizionare con cura i due sostegni sotto alla nassella: tutto il peso appoggerà su queste due strutture una volta la barca sollevata.
Quando finalmente tutto è a posto, Selaví viene portato in una breve passeggiata attraverso il cantiere, sino ad essere "parcheggiato" a fianco di un altro catamarano. Ci siamo!
Abbiamo pochissimo tempo, domani mattina all'alba saremo già in volo. Per fortuna la più grande parte dei preparativi è già stata fatta. Come se non bastasse, siamo anche tenuti a sbrogliare una serie di pratiche amministrative di immigrazione e dogana, per conquistare il nostro diritto a lasciare il Paese l'indomani via aerea.

Giornata piena, fra acquazzoni ed arcobaleni :-)



Ingresso nello scalo, Selavì è già posato sul carrello.

Posizionamento dei tacchi di supporto su cui distribuire buona parte delle 10 tonnellate del catamarano

Il trattore è in posizione

Le forme curve della nassella complicano il posizionamento dei tacchi

Con un po' di pazienza...e parecchia sorveglianza da parte nostra, anche i tacchi vanno a posto.

Il trattore ci porta al nostro posto di stazionamento

Con perizia ed attenzione, Don, il manager in persona, dirige le operazioni e guida il trattore nelle delicate manovre

Eccoci appoggiati a terra! Una vista del carrello

Tutto è estremamente ordinato, inoltre siamo posati su una soletta di cemento

Notate l'antivegetativa: in acqua da due anni e mezzo e non abbiamo neanche fatto il lavaggio ad alta pressione!

Ecco la nostra barca finalmente a riposo.  Per creare un clima secco all'interno ed evitare i possibili danni legati all'umidità in clima caldo abbiamo noleggiato un deumidificatore automatico regolato al 50% di umidità.

Quest'immagine ci augura un buon viaggio. Partiremo domattina ma torneremo presto a bordo. Ciao Selavì!

giovedì 22 agosto 2013

Meravigliosa notte di luna in mare...

Navigare in notturna è sempre un'emozione ed un piacere: questa splendida notte di luna piena è stata un vero regalo!
Siamo partiti da Tobago Cays in mattinata, una bella veleggiata al traverso rinfrescata da un grande groppo, che per qualche ora ha annuvolato il cielo mentre eravamo al vento di Grenada.
Passata Grenada, constatiamo che il miglioramento meteo annunciato è in atto, e decidiamo di tirare dritto con l'obiettivo di arrivare l'indomani mattina a Trinidad.
Al calar del buio, la luna è sorta illuminando il mare di magia... venticello giusto per navigare senza sforzi all'attrezzatura, mare calmo, silenzio e cielo sereno: una nottata perfetta, tanto bella che anche Pablo ha voluto rimanere in pozzetto per "sentirsi parte della natura" (parole sue), sino a crollare addormentato.
La navigazione non ha lasciato però spazio al relax... per tutta la notte abbiamo incrociato navi al lavoro: prospezione oceanografica, pesca intensiva con lunghe reti da evitare, traffico commerciale.
All'arrivo a Trinidad, le enormi piattaforme visibili già da molto lontano ingenerano un traffico marittimo notevole. In mare e del mare vivono tantissime persone, e non sempre (quasi mai) la sostenibilità delle loro azioni è fra le priorità.
La verità è che dal mare prendiamo tanto, e siamo disposti a dare molto poco.


A nord di Grenada un grande groppo
Il "London Bridge", isolotto a nord di Grenada


L'acquazzone fa uscire dal suo nascondiglio un ospite inaspettato!

Un piccolo geco che si rifugia nella mano di Pablo, per la sua più grande gioia!
Un altro ospite minuscolo, lo mettiamo in una tazza
con un poco di acqua di mare per osservarlo meglio...

Un polipetto microscopico!! Notare la chiazzetta :-)
A farfalla per passare sottovento a Grenada
Arrivo a Trinidad all'alba
La costa del continente sudamericano è a poche miglia.

Traffico commerciale del porto di Port of Spain
Gli isolotti all'estremità di Trinidad
La luce del mattino è stupenda
L'ingresso della "Boca de los Monos" appare agitato...
Infatti ci sono 3 nodi di corrente contraria che increspano il mare all'imboccatura.

Una volta all'interno sembra di essere in un fiume in piena, 3 nodi di corrente senza onda.
Eccoci finalmente! La baia di Chaguaramas a Trinidad!