venerdì 16 maggio 2008

L'eruzione del vulcano Chaiten

4000 persone evacuate in poche ore, giusto il tempo di raccogliere poche cose in una valigia ed imbarcarsi sulle navi dirette a Puerto Montt. Un paese intero, Chaiten, completamente abbandonato e ricoperto dalla cenere. Migliaia di animali, unico sostentamento delle genti che abitano queste terre alla fine del mondo, abbandonati al loro destino.



Il vulcano Chaiten si è risvegliato dal suo lungo sonno la mattina del 2 maggio: l'espulsione violenta di cenere e gas ha innalzato una colonna alta 30 km che il vento ha poi trasportato verso sud-est.


Tutti i peasi limitrofi, fra i quali Chaiten che si trova a soli 10 km, sono stati colpiti dalla "pioggia di cenere", che in poco tempo ha ricoperto case, strade, automobili, trasformando la vita quotidiana in un paesaggio lunare di fine polvere bianca.


Rapidamente la cenere ha contaminato le sorgenti, obbligando ad interrompere il rifornimento di acqua potabile nei villaggi dove ancora la popolazione rimane, ed ha reso inutlizzabili i pascoli, già provati da un'annata di siccità.


Il vulcano Chaiten si trova a soli 200 km in linea d'aria da Bariloche, e qui transitano i pulman che trasportano le ultime persone verso il Cile.


L'orografia complessa di questa regione ha infatti giocato uno strano scherzo a queste genti. L'impossibilità di definire chiaramente uno spartiacque su cui disegnare il confine ha inasprito la disputa fra Cile ed Argentina. Il territorio cileno, una sottile striscia incastrata fra le Ande e l'Oceano Pacifico, dopo Puerto Montt si frantuma in isole ed isolette (la piu famosa delle quali è la mitica Chiloè), e profondi fiordi impediscono il transito terrestre. Solo nella stagione turistica alcune navi traghettano fuoristrada e biciclette attraverso i fiordi più grandi, consentendo di percorrere quet'ultimo tratto della "Carretera Austral". Nel resto dell'anno, nell'inverno australe che sta per cominciare, ci sono solo due opzioni per raggiungere il resto del paese da Chaiten: la nave oppure un lungo viaggio in terra argentina.



Gli effetti del vulcano hanno attraversato tutto il continente: le immagini satellitari mostrano un impressionante "pennacchio" denso che attraversa tutta la patagonia sino all'oceano atlantico. I voli sono stati sospesi in tutti gli aeroporti del sud.


Dopo 14 giorni di eruzione, ancora non si riesce a prevederne l'esito. Gli esperti temono il crollo dell'edificio vulcanico in seguito allo svuotamento della camera magmatica, evento che provocherebbe la fuoriuscita di velocissime e letali "nubi ardenti" che distruggerebbero definitivamente Chaiten. Nel frattempo il Rio Blanco, il cui letto è stato ostruito da cenere e pomice, ha esondato ed ha inondato il villaggio.

Quella stessa Chaiten in cui due anni fa abbiamo trascorso un bellissimo momento, quando percorremmo la Carretera Austral da sud a nord, è oggi un villaggio fantasma.




Foto tratte da: http://www.inglaner.com/volcan_chaiten.htm

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