Salpiamo dai Tobago Cays di buon ora per approfittare della magia del mattino nell'isola di Petit Tabac. Ancoriamo nella laguna interna e dopo una piccola colazione ci prepariamo per l'esplorazione.
Essere da soli su di un'isola deserta è un privilegio raro di questi tempi, e la barca a vela ci porta ad andare alla ricerca di questi momenti speciali.
C'é chi resterà sull'isola, ma in tre ci prepariamo per l'immersione al di fuori della barriera corallina sulla parete che da nel blu profondo.
C'é un po' di corrente e per attraversare la laguna si deve pinneggiare.
Passiamo accanto alla tana di un bel pesce palla che ci guarda con i suoi occhioni curiosi.
Arriviamo sulla barriera "attenti ai coralli di fuoco!" ancora un piccolo sforzo e....siamo nel blu!
Non ci sono parole per descrivere la sensazione che si prova quando all'improvviso ci si trova di fronte la parete che si affaccia verso l'oceano. Quaggiù c'é di tutto e potrebbe esserci qualsiasi animale marino.
Vi ho visto squali, mante, tartarughe, pesci di ogni specie ed ogni volta l'emozione fa riaffiorare i ricordi delle immersioni precedenti.
Nuotiamo facendo ripetute puntate verso i 10 metri di profondità quasi a volerci inebriare di questo mondo liquido fatto di colori e silenzio.
Un banco di pesci chirurgo ci passa accanto fermandosi di quando in quando a mangiare sul fondo. Tutto intorno é uno sventolare di gorgonie e tra coralli cervello ed acropore percorriamo tutta la barriera fino a raggiungere l'entrata della laguna da cui eravamo passati poco prima con Aquarius.
Siamo di nuovo a bordo e mi sa che per oggi abbiamo già fatto il pieno.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Palm Island e poi a Union: ci dedichiamo a un po' di lezioni di arte marinaresca per avvicinare un po' di più questo bel gruppo di amici alla barca.
E se son rose fioriranno!
lunedì 29 gennaio 2007
domenica 28 gennaio 2007
E' proprio una domenica mattina!
Svegliarsi fra le spiaggie di "Petit Rameau" e "Petit Bateau" é un regalo: il colore del mare, le palme, le tartarughe che fanno capolino... sembra di essere in una cartolina!
Il nostro amico "Free Spirit" ci ha portato il pane fresco prima che ci alzassimo, e torna poco dopo per proporci magliette e pareo. Il vero sostegno all'economia locale lo da Jean Pierre, che paga 20 US$ per un cappellino!!
Free Spirit ci tiene una lunga filippica: il governo di Saint Vincent ha introdotto tutta una serie di nuove imposte sul suo lavoro, senza parlare della famigerata IVA (che qui non esisteva)... abbiamo l'impressione di aver già sentito discorsi di questo genere :-)
In mattinata facciamo un giro sul reef. Oggi é abbastanza impegnativo, c'é corrente.
Per pranzo, Jean Claude ci prepara l'aragosta sulla spiaggia. Insieme a Jean Claude ci sono Anceela e sua sorella, che é bravissima a fare le treccine: Elisa, Irene ed Enrica sperimentano le acconciature caraibiche! Nel frattempo, un'iguana fa capolino nella vegetazione, ed alcuni "prodi" temerari (ovvero che non temono le spine sotto i piedi!) si avvicinano abbastanza di che fotografarla.
Svegliarsi fra le spiaggie di "Petit Rameau" e "Petit Bateau" é un regalo: il colore del mare, le palme, le tartarughe che fanno capolino... sembra di essere in una cartolina!
Il nostro amico "Free Spirit" ci ha portato il pane fresco prima che ci alzassimo, e torna poco dopo per proporci magliette e pareo. Il vero sostegno all'economia locale lo da Jean Pierre, che paga 20 US$ per un cappellino!!
Free Spirit ci tiene una lunga filippica: il governo di Saint Vincent ha introdotto tutta una serie di nuove imposte sul suo lavoro, senza parlare della famigerata IVA (che qui non esisteva)... abbiamo l'impressione di aver già sentito discorsi di questo genere :-)
In mattinata facciamo un giro sul reef. Oggi é abbastanza impegnativo, c'é corrente.
Per pranzo, Jean Claude ci prepara l'aragosta sulla spiaggia. Insieme a Jean Claude ci sono Anceela e sua sorella, che é bravissima a fare le treccine: Elisa, Irene ed Enrica sperimentano le acconciature caraibiche! Nel frattempo, un'iguana fa capolino nella vegetazione, ed alcuni "prodi" temerari (ovvero che non temono le spine sotto i piedi!) si avvicinano abbastanza di che fotografarla.
sabato 27 gennaio 2007
A vela! La navigazione oggi é particolarmente bella: vento al gran lasco e mare calmo.
Quest'anno la meteo é stata generalmente ottima, con vento decisamente più calmo che l'anno scorso nello stesso periodo. Di conseguenza anche il mare é stato quasi sempre poco formato, mentre in questa stagione non sarebbe strano avere oltre tre metri d'onda nei "canali" fra le isole. Aquarius fila veloce ed é un gran piacere sia da timonare, che... per godersi la navigazione!
All'improvviso l'acqua intorno alla barca diventa da blu a turchese, il mare si appiattisce e sembra di navigare in una piscina... Siamo entrati a vela dalla "passe" nel reef. Chiudere il fiocco, giù la trinchetta! Nemmeno il tempo di ancorare e tutti sono già in acqua!
Quest'anno la meteo é stata generalmente ottima, con vento decisamente più calmo che l'anno scorso nello stesso periodo. Di conseguenza anche il mare é stato quasi sempre poco formato, mentre in questa stagione non sarebbe strano avere oltre tre metri d'onda nei "canali" fra le isole. Aquarius fila veloce ed é un gran piacere sia da timonare, che... per godersi la navigazione!
All'improvviso l'acqua intorno alla barca diventa da blu a turchese, il mare si appiattisce e sembra di navigare in una piscina... Siamo entrati a vela dalla "passe" nel reef. Chiudere il fiocco, giù la trinchetta! Nemmeno il tempo di ancorare e tutti sono già in acqua!
venerdì 26 gennaio 2007
Cumberland, come sempre, é una meraviglia. Tutte le barche sono partite, ed i "nostri" sono andati a fare un'escursione alle cascate "Trinity", un po' più distanti delle "Dark View" cui andiamo di solito.
Per noi la giornata é di semi-relax. Un po' di lavoretti a bordo, una sistemata alla barca,...
Facciamo una bella immersione sulla secca vicino alla barca, e non rimaniamo delusi. Il fondale vulcanico é scuro per via della sabbia nera, e la profondità scende rapidamente. Per Marco é l'occasione di fare qualche scatto ad una bella sabella gialla ed ad un "verme di fuoco" (che ovviamente é bene non toccare...).
L'incontro della giornata é però una magnifica coppia di "trunk", che ci volteggiano intorno e si lasciano fotografare.
Più tardi, decidiamo di uscire col gomone per insegnare a nuotare al calamaretto... Questa frase richiede una spiegazione, che necessariamente deve risalire a molto lontano... Circa due anni fa, Elisa, Luca e Silvia che sono ora a bordo hanno assistito all'epica "pesca col gommone", quando uno "spanish makarel" di un paio di chili, a caccia di pesciolini, si suicidò, appunto, nel nostro gommone (bucandolo).
Da allora, i tre cercano di, per così dire, riportare la nostra tecnica di pesca su un terreno più ... tradizionale, e per questo ci hanno regalato una bellissima esca a forma di calamaretto. Siamo certi che questo calamaretto possa essere estremamente efficace, molto meglio del polipetto blu, solo che c'é un problema.... Quando superiamo i 4 nodi (cosa che, per fortuna, succede quasi sempre :-)), il calamaretto trainato si mette di traverso ed esce dall'acqua! Eccoci quindi sul gommone, a simulare la pesca alla traina per cercare di capire come fare per far stare il calamaretto sott'acqua anche a 7-8 nodi.... Dipenderà dal peso o dalla forma?
Per ora non ci samo riusciti, ma insistiamo!
Per noi la giornata é di semi-relax. Un po' di lavoretti a bordo, una sistemata alla barca,...
Facciamo una bella immersione sulla secca vicino alla barca, e non rimaniamo delusi. Il fondale vulcanico é scuro per via della sabbia nera, e la profondità scende rapidamente. Per Marco é l'occasione di fare qualche scatto ad una bella sabella gialla ed ad un "verme di fuoco" (che ovviamente é bene non toccare...).
L'incontro della giornata é però una magnifica coppia di "trunk", che ci volteggiano intorno e si lasciano fotografare.
Più tardi, decidiamo di uscire col gomone per insegnare a nuotare al calamaretto... Questa frase richiede una spiegazione, che necessariamente deve risalire a molto lontano... Circa due anni fa, Elisa, Luca e Silvia che sono ora a bordo hanno assistito all'epica "pesca col gommone", quando uno "spanish makarel" di un paio di chili, a caccia di pesciolini, si suicidò, appunto, nel nostro gommone (bucandolo).
Da allora, i tre cercano di, per così dire, riportare la nostra tecnica di pesca su un terreno più ... tradizionale, e per questo ci hanno regalato una bellissima esca a forma di calamaretto. Siamo certi che questo calamaretto possa essere estremamente efficace, molto meglio del polipetto blu, solo che c'é un problema.... Quando superiamo i 4 nodi (cosa che, per fortuna, succede quasi sempre :-)), il calamaretto trainato si mette di traverso ed esce dall'acqua! Eccoci quindi sul gommone, a simulare la pesca alla traina per cercare di capire come fare per far stare il calamaretto sott'acqua anche a 7-8 nodi.... Dipenderà dal peso o dalla forma?
Per ora non ci samo riusciti, ma insistiamo!
giovedì 25 gennaio 2007
Il gruppo é al completo, ieri sera sono arrivati tutti.
Questa mattina, dopo un bel "briefing" iniziale concernente le questioni relative alla sicurezza (in pratica: occhio ai boma, occhio ai winches!), e qualche informazione relativa alla vita di bordo, si issano le vele e si esce in mare.
Navighiamo sottovento a Saint Vincent e quasi subito incontriamo un gruppo di globicefali. Purtroppo le condizioni non sono molto adatte all'osservazione.... un "groppo" ci investe e ci ritroviamo sotto un mega-acquazzone! Decidiamo di fare rotta verso terra, ed arriviamo presto a Cumberland. Perfetto! Ideale per un bagno sulla secca esterna!
La luce é ottima, e le foto di Marco rendono merito a questo splendido fondale.
Questa mattina, dopo un bel "briefing" iniziale concernente le questioni relative alla sicurezza (in pratica: occhio ai boma, occhio ai winches!), e qualche informazione relativa alla vita di bordo, si issano le vele e si esce in mare.
Navighiamo sottovento a Saint Vincent e quasi subito incontriamo un gruppo di globicefali. Purtroppo le condizioni non sono molto adatte all'osservazione.... un "groppo" ci investe e ci ritroviamo sotto un mega-acquazzone! Decidiamo di fare rotta verso terra, ed arriviamo presto a Cumberland. Perfetto! Ideale per un bagno sulla secca esterna!
La luce é ottima, e le foto di Marco rendono merito a questo splendido fondale.
mercoledì 24 gennaio 2007
Giorgio ci ha inviato questo messaggio, e per un attimo anche noi abbiamo rivissuto la bella crociera che abbiamo fatto insieme l'anno scorso, le barzellette, le cantate e le risate...
"Ragazzi, che dire?
Prima di tutto, grazie per gli auguri, che ricambio di tutto cuore! E, in secondo luogo… grazie per aver aggiornato le vostre avventure!
Sono corso immediatamente sul blog e ho fatto un’abbuffata dei vostri racconti, arrivando a provare un filo d’apprensione mentre, con voi, attendevo la consegna di Edin, un pelo di nervosismo, mentre ascoltavo con impazienza la storia della nonna malata, un mare di entusiasmo mentre contavo le onde in attesa di vedere stagliarsi, all’orizzonte, il profilo delle Grenadines…
Chissà come dev’essere bella Aquarius tutta tirata a lucido, che profuma di nuovo!
L’avervi rivisto, anche se solo per un’oretta, mi ha fatto un immenso piacere: se il riguardare nelle foto le vostre facce (peraltro mai dimenticate!), mi riportava alla mente alcuni momenti della nostra vacanza, il riascoltare le vostre voci ha risvegliato anche altri ricordi, meno evidenti, forse, quasi… sopiti… e, proprio per questo, ancor più belli.
Mi rendo conto, leggendo le vostre impressioni sul Venezuela, che sono più che adatto a vivere in quel tipo di società e, soprattutto, con quei ritmi: ormai sono ridotto ai loro stessi “tempi diconsegna”… Ho tante di quelle cose da fare che si accavallano, si sovrappongono, si incasinano, che non riesco più a fare niente! Se va avanti così arriverò al punto di dover dedicare mezza giornata solo per fare la scaletta di cosa posticipare rispetto a ciò che avevo già rimandato e cosa trascurare ancora un po’ prima di annullarlo definitivamente… Insomma… sono alla frutta…
Non avete davvero bisogno di un mozzo? Mi accontenterei di poco, giusto qualcosina da mangiare… Non vi occuperei nemmeno una cabina: potrei tranquillamente sistemarmi a prua, a mo’ di polena! Poi ho scoperto di essere isolato dal mondo e mi sono interrotto…
Ma oggi sono andato a vedere il resto! Quest’anno probabilmente ci dirigeremo verso l’Africa (un giro in alcune missioni salesiane in Kenia), ma in futuro (se sarete ancora “in attività”) voglio tornare ad essere un protagonista del blog e non solo un nostalgico lettore!!
Un abbraccio a voi ed a Carlos, un saluto a Benny e Felix e… arileggerci presto!
Giorgio"
Caro Giorgio, poiché per il momento non abbiamo previsto una polena, siamo andati a ripescare qualche foto dell'anno scorso... sei protagonista del blog!
Per le prossime foto, vi aspettiamo a bordo! Ed un saluto ad Alessia, Laura, Marco e Lucrezia (la contessa), che hanno fatto di quella crociera una crociera indimenticabile!!
"Ragazzi, che dire?
Prima di tutto, grazie per gli auguri, che ricambio di tutto cuore! E, in secondo luogo… grazie per aver aggiornato le vostre avventure!
Sono corso immediatamente sul blog e ho fatto un’abbuffata dei vostri racconti, arrivando a provare un filo d’apprensione mentre, con voi, attendevo la consegna di Edin, un pelo di nervosismo, mentre ascoltavo con impazienza la storia della nonna malata, un mare di entusiasmo mentre contavo le onde in attesa di vedere stagliarsi, all’orizzonte, il profilo delle Grenadines…
Chissà come dev’essere bella Aquarius tutta tirata a lucido, che profuma di nuovo!
L’avervi rivisto, anche se solo per un’oretta, mi ha fatto un immenso piacere: se il riguardare nelle foto le vostre facce (peraltro mai dimenticate!), mi riportava alla mente alcuni momenti della nostra vacanza, il riascoltare le vostre voci ha risvegliato anche altri ricordi, meno evidenti, forse, quasi… sopiti… e, proprio per questo, ancor più belli.
Mi rendo conto, leggendo le vostre impressioni sul Venezuela, che sono più che adatto a vivere in quel tipo di società e, soprattutto, con quei ritmi: ormai sono ridotto ai loro stessi “tempi diconsegna”… Ho tante di quelle cose da fare che si accavallano, si sovrappongono, si incasinano, che non riesco più a fare niente! Se va avanti così arriverò al punto di dover dedicare mezza giornata solo per fare la scaletta di cosa posticipare rispetto a ciò che avevo già rimandato e cosa trascurare ancora un po’ prima di annullarlo definitivamente… Insomma… sono alla frutta…
Non avete davvero bisogno di un mozzo? Mi accontenterei di poco, giusto qualcosina da mangiare… Non vi occuperei nemmeno una cabina: potrei tranquillamente sistemarmi a prua, a mo’ di polena! Poi ho scoperto di essere isolato dal mondo e mi sono interrotto…
Ma oggi sono andato a vedere il resto! Quest’anno probabilmente ci dirigeremo verso l’Africa (un giro in alcune missioni salesiane in Kenia), ma in futuro (se sarete ancora “in attività”) voglio tornare ad essere un protagonista del blog e non solo un nostalgico lettore!!
Un abbraccio a voi ed a Carlos, un saluto a Benny e Felix e… arileggerci presto!
Giorgio"
Caro Giorgio, poiché per il momento non abbiamo previsto una polena, siamo andati a ripescare qualche foto dell'anno scorso... sei protagonista del blog!
Per le prossime foto, vi aspettiamo a bordo! Ed un saluto ad Alessia, Laura, Marco e Lucrezia (la contessa), che hanno fatto di quella crociera una crociera indimenticabile!!
martedì 23 gennaio 2007
Un piccolo "dietro le quinte" delle ecocrociere: quando arrivate a bordo Aquarius é sempre pronta a partire, con la spesa fatta. Ma cosa c'é dietro?
Fare la spesa a Saint Vincent é molto diverso dal farla, ad esempio, in Martinica, dove la soluzione più semplice é andare in un supermercato di tipo francese (modello Carrefour) e fare la spesa come se si fosse in Costa Azzurra....
Per scelta, acquistiamo la maggioranza dei prodotti al mercato, dove i piccoli produttori locali vendono frutta e verdura che, di solito, hanno raccolto la mattina stessa. In qualche modo é uno scambio: prodotti freschi e genuini per noi e sostegno dell'economia locale per la gente di Saint Vincent.
Per quanto riguarda il pesce, andiamo alla mattina presto al mercato del pesce, dove i pescatori appena rientrati portano le prese del giorno. I nostri "favourite" sono il dorado (la lampuga), il tonno pinna gialla, raramente, quando lo si trova, del "king-fish".
Una volta acquistato tutto il necessario per dieci giorni di crociera (alle Grenadines non si trova quasi più nulla e tutto costa molto più caro perché arriva da Saint Vincent con il traghetto!), ci "scammelliamo" tutta la spesa sino al pontile di Young Island, spesso aiutati da Carlos che condivide con noi la faticaccia della giornata pre-imbarco.
Dal pontile al gommone, dal gommone alla barca, per poi sistemare il tutto per essere pronti a navigare senza che le zucche ed i pompelmi se ne rotolino dappertutto!
Come dire... non é esattamente una giornata di tutto riposo!
Fare la spesa a Saint Vincent é molto diverso dal farla, ad esempio, in Martinica, dove la soluzione più semplice é andare in un supermercato di tipo francese (modello Carrefour) e fare la spesa come se si fosse in Costa Azzurra....
Per scelta, acquistiamo la maggioranza dei prodotti al mercato, dove i piccoli produttori locali vendono frutta e verdura che, di solito, hanno raccolto la mattina stessa. In qualche modo é uno scambio: prodotti freschi e genuini per noi e sostegno dell'economia locale per la gente di Saint Vincent.
Per quanto riguarda il pesce, andiamo alla mattina presto al mercato del pesce, dove i pescatori appena rientrati portano le prese del giorno. I nostri "favourite" sono il dorado (la lampuga), il tonno pinna gialla, raramente, quando lo si trova, del "king-fish".
Una volta acquistato tutto il necessario per dieci giorni di crociera (alle Grenadines non si trova quasi più nulla e tutto costa molto più caro perché arriva da Saint Vincent con il traghetto!), ci "scammelliamo" tutta la spesa sino al pontile di Young Island, spesso aiutati da Carlos che condivide con noi la faticaccia della giornata pre-imbarco.
Dal pontile al gommone, dal gommone alla barca, per poi sistemare il tutto per essere pronti a navigare senza che le zucche ed i pompelmi se ne rotolino dappertutto!
Come dire... non é esattamente una giornata di tutto riposo!
lunedì 22 gennaio 2007
Ed ecco, il giorno X é arrivato! Tutto é pronto, aspettiamo Carlos e Stanley che faranno da guida al gruppo di "prodi" scalatori di vulcani.
L'obiettivo é cospicuo: una volta arrivati a Georgetown in taxi, sul lato al vento di Saint Vincent, inizierà la salita sino alla sommità del vulcano (sperando che non ci siano troppe nubi!), per poi ridiscendere dal lato sottovento, verso Chateaubelair.
La partenza é prevista al mattino presto, ma Carlos e Stanley trovano traffico (... sapessero! :-)) ) nell'attraversare Kingstown ed arrivano tardi...
Alla buon ora delle nove il taxi salpa verso nord-est, e chi é alla sua prima esperienza di guida locale dubita di arrivare integro sino al vulcano! Fra urletti (di spavento) e risate (dell'autista e di Carlos), alle dieci siamo all'inizio del sentiero.
Mentre gli avventurosi si avventurano nella foresta, noi rientriamo alla base con il taxi. Aquarius naviga incessantemente da quasi due mesi e ci richiede un po' di coccole...
Il taxista, fiero "Vincy", sceglie percorsi inediti e ci mostra la Saint Vincent che nemmeno noi abbiamo mai visto, fra stradine e paesini inerpicati e lontani.
L'obiettivo é cospicuo: una volta arrivati a Georgetown in taxi, sul lato al vento di Saint Vincent, inizierà la salita sino alla sommità del vulcano (sperando che non ci siano troppe nubi!), per poi ridiscendere dal lato sottovento, verso Chateaubelair.
La partenza é prevista al mattino presto, ma Carlos e Stanley trovano traffico (... sapessero! :-)) ) nell'attraversare Kingstown ed arrivano tardi...
Alla buon ora delle nove il taxi salpa verso nord-est, e chi é alla sua prima esperienza di guida locale dubita di arrivare integro sino al vulcano! Fra urletti (di spavento) e risate (dell'autista e di Carlos), alle dieci siamo all'inizio del sentiero.
Mentre gli avventurosi si avventurano nella foresta, noi rientriamo alla base con il taxi. Aquarius naviga incessantemente da quasi due mesi e ci richiede un po' di coccole...
Il taxista, fiero "Vincy", sceglie percorsi inediti e ci mostra la Saint Vincent che nemmeno noi abbiamo mai visto, fra stradine e paesini inerpicati e lontani.
domenica 21 gennaio 2007
Decisamente non c'é tempo per pensare... la nuova crociera inizia prima che la precedente sia terminata!
Il nuovo gruppo é molto speciale: non solo per molti é un ritorno a bordo, ma soprattutto le ragioni che li hanno portati qui sono... particolari !
Diciamo che hanno scelto l'equipaggio più che la barca, o la vacanza in barca!
La crociera "vera" inizierà fra 4 giorni, ma i "nostri" hanno le idee chiare su come sfruttare questo inizio di vacanza! Hanno deciso! Affronteranno il vulcano!
Oggi ce la prendiamo comoda... si vede che é domenica! Esploriamo i fondali intorno a Young Island, l'ormeggio d'imbarco a sud di Saint Vincent...
Mentre i più combattono contro ricci feroci e correnti impetuose... Marco ci regala gli scatti di questo fondale forse poco appariscente ma che nasconde piccoli e meravigliosi segreti.
Il nuovo gruppo é molto speciale: non solo per molti é un ritorno a bordo, ma soprattutto le ragioni che li hanno portati qui sono... particolari !
Diciamo che hanno scelto l'equipaggio più che la barca, o la vacanza in barca!
La crociera "vera" inizierà fra 4 giorni, ma i "nostri" hanno le idee chiare su come sfruttare questo inizio di vacanza! Hanno deciso! Affronteranno il vulcano!
Oggi ce la prendiamo comoda... si vede che é domenica! Esploriamo i fondali intorno a Young Island, l'ormeggio d'imbarco a sud di Saint Vincent...
Mentre i più combattono contro ricci feroci e correnti impetuose... Marco ci regala gli scatti di questo fondale forse poco appariscente ma che nasconde piccoli e meravigliosi segreti.
venerdì 19 gennaio 2007
Salpiamo da Cumberland al mattino per fare un giro in osservazione. L'equipaggio é motivato, tutti si guardano intorno...
C'é onda lunga da NE e navighiamo per circa un'ora verso il largo per portarci sulla profondità tra i 1000 ed i 2000 metri. Gradualmente accostiamo a sinistra in direzione sud mantenendoci fra le due batimetriche fino a che, dopo oltre tre ore di osservazione, vediamo in lontananza dei salti acrobatici. Non serve neanche avvicinarsi per capire che si tratta di Stenelle longirostris, detti anche "spinner" appunto per le loro acrobazie.
Li raggiungiamo e ci posizioniamo su una rotta parallela a circa 200 metri ma non riduciamo la velocità.
E' l'invito che aspettavano!
Un gruppo ci punta ed a grandi salti e planate nell'onda ci raggiunge fin sotto la prua.
Aquarius viaggi a 7 nodi e sembra proprio che la spinta provocata dall'onda di prua sia un terreno di gioco irresistibile.
Nel giro di qualche minuto arrivano le Stenelle maculate e poco dopo i Tursiopi. Le tre specie erano nella stessa zona e tutte sono state richiamate dalla possibilità di una bella planata. Ovviamente i Tursiopi, grandi quasi il doppio degli altri, hanno preso subito i posti migliori sotto la prua esibendosi in rapide evoluzioni. Poi, in un istante sono spariti. Appena il tempo di rendercene conto ed arrivano i Lagenodelfini. Belli, grandi, rumorosi nei loro salti e con il ventre rosa. Restano sotto bordo per una quindicina di minuti regalandoci un momento prezioso in compagnia di questa specie così poco conosciuta.
Ed eccoci senza fiato sulla via del ritorno, felici per aver condiviso tanti momenti preziosi che resteranno per sempre nella nostra memoria.
C'é onda lunga da NE e navighiamo per circa un'ora verso il largo per portarci sulla profondità tra i 1000 ed i 2000 metri. Gradualmente accostiamo a sinistra in direzione sud mantenendoci fra le due batimetriche fino a che, dopo oltre tre ore di osservazione, vediamo in lontananza dei salti acrobatici. Non serve neanche avvicinarsi per capire che si tratta di Stenelle longirostris, detti anche "spinner" appunto per le loro acrobazie.
Li raggiungiamo e ci posizioniamo su una rotta parallela a circa 200 metri ma non riduciamo la velocità.
E' l'invito che aspettavano!
Un gruppo ci punta ed a grandi salti e planate nell'onda ci raggiunge fin sotto la prua.
Aquarius viaggi a 7 nodi e sembra proprio che la spinta provocata dall'onda di prua sia un terreno di gioco irresistibile.
Nel giro di qualche minuto arrivano le Stenelle maculate e poco dopo i Tursiopi. Le tre specie erano nella stessa zona e tutte sono state richiamate dalla possibilità di una bella planata. Ovviamente i Tursiopi, grandi quasi il doppio degli altri, hanno preso subito i posti migliori sotto la prua esibendosi in rapide evoluzioni. Poi, in un istante sono spariti. Appena il tempo di rendercene conto ed arrivano i Lagenodelfini. Belli, grandi, rumorosi nei loro salti e con il ventre rosa. Restano sotto bordo per una quindicina di minuti regalandoci un momento prezioso in compagnia di questa specie così poco conosciuta.
Ed eccoci senza fiato sulla via del ritorno, felici per aver condiviso tanti momenti preziosi che resteranno per sempre nella nostra memoria.
mercoledì 17 gennaio 2007
Centesimo post pubblicato....
Oltre un anno di vela, avventure, delfini, ecocrociere... E' l'occasione per ringraziare i fedelissimi che ci seguono sempre, quelli che ci rimproverano quando non pubblichiamo e che, pur distanti fisicamente, condividono le nostre vicende e ci sono vicini con il cuore ed il pensiero. GRAZIE!!! (... e vi aspettiamo a bordo in "vero", novità si preannunciano per chi é già stato alle Grenadines....)
Centesimo post, torniamo a noi! con una bella osservazione di stenelle maculate mentre navighiamo verso Saint Vincent e siamo oramai nella zona riparata dal vento.
Si avvicinano alla barca con grandi balzi: sono davvero giocose oggi!
Oltre un anno di vela, avventure, delfini, ecocrociere... E' l'occasione per ringraziare i fedelissimi che ci seguono sempre, quelli che ci rimproverano quando non pubblichiamo e che, pur distanti fisicamente, condividono le nostre vicende e ci sono vicini con il cuore ed il pensiero. GRAZIE!!! (... e vi aspettiamo a bordo in "vero", novità si preannunciano per chi é già stato alle Grenadines....)
Centesimo post, torniamo a noi! con una bella osservazione di stenelle maculate mentre navighiamo verso Saint Vincent e siamo oramai nella zona riparata dal vento.
Si avvicinano alla barca con grandi balzi: sono davvero giocose oggi!
lunedì 15 gennaio 2007
domenica 14 gennaio 2007
La barriera corallina é diversa ogni giorno, a seconda di tanti parametri diffcili da capire e da valutare: la corrente, la marea, la fase lunare, il vento e chissà quali altri....
Oggi la barriera dei Tobago Cays é forse in uno dei momenti più belli che abbiamo mai visto negli ultimi mesi.
Partiamo alla ricerca degli squali, ognuno in una direzione diversa e...all'improvviso vediamo una razza pastenaga di circa un metro e mezzo che sembra volare appena sotto di noi. Si avvicina, ci guarda e con un battito d'ali riprende il suo volo sui coralli della barriera.
Passa qualche minuto e Aldo, con un urlo degno dell'alta montagna comincia a gridare SQUALI SQUALI!!!
Lo raggiungiamo e lo troviamo attratto ed allo stesso tempo spaventato da due squali nutrice che riposano fianco a fianco vicino ad una roccia. Marco si avventura per regalarci qualche scatto degno di nota.
Osservate il colore della pelle, come è puntinata! La pelle dello squalo è ruvida come la carta vetrata ed anche questa specie non é da meno. L'incontro dura forse venti, trenta minuti lasciando tutti incantati di fronte alla perfezione idrodinamica di questi corpi possenti.
Rientrando verso il gommone passiamo su di un corallo da cui fuoriescono due belle antenne d'aragosta. Animale curioso che resta in attesa di un incontro ravvicinato. Infatti allungando la mano l'aragosta resta immobile e tasta con le antenne per identificare di chi si tratta. Purtroppo una volta che si rende conto scappa dentro la sua tana senza indugio.
Continuando facciamo altri incontri ma nulla stimola più l'emozione dopo gli squali e la razza.
E' stato bellissimo! Anche questa volta abbiamo portato in acqua persone che non avevano mai indossato la maschera e che hanno vissuto l'emozione di trovarsi immersi nella vita della barriera corallina.... Come dimenticare!
Per rinfrancarci, Jean Claude ci prepara un'ottima grigliata di aragosta sulla spiaggia...
Life is not easy.... for lobsters! (direbbe Carlos...)
Oggi la barriera dei Tobago Cays é forse in uno dei momenti più belli che abbiamo mai visto negli ultimi mesi.
Partiamo alla ricerca degli squali, ognuno in una direzione diversa e...all'improvviso vediamo una razza pastenaga di circa un metro e mezzo che sembra volare appena sotto di noi. Si avvicina, ci guarda e con un battito d'ali riprende il suo volo sui coralli della barriera.
Passa qualche minuto e Aldo, con un urlo degno dell'alta montagna comincia a gridare SQUALI SQUALI!!!
Lo raggiungiamo e lo troviamo attratto ed allo stesso tempo spaventato da due squali nutrice che riposano fianco a fianco vicino ad una roccia. Marco si avventura per regalarci qualche scatto degno di nota.
Osservate il colore della pelle, come è puntinata! La pelle dello squalo è ruvida come la carta vetrata ed anche questa specie non é da meno. L'incontro dura forse venti, trenta minuti lasciando tutti incantati di fronte alla perfezione idrodinamica di questi corpi possenti.
Rientrando verso il gommone passiamo su di un corallo da cui fuoriescono due belle antenne d'aragosta. Animale curioso che resta in attesa di un incontro ravvicinato. Infatti allungando la mano l'aragosta resta immobile e tasta con le antenne per identificare di chi si tratta. Purtroppo una volta che si rende conto scappa dentro la sua tana senza indugio.
Continuando facciamo altri incontri ma nulla stimola più l'emozione dopo gli squali e la razza.
E' stato bellissimo! Anche questa volta abbiamo portato in acqua persone che non avevano mai indossato la maschera e che hanno vissuto l'emozione di trovarsi immersi nella vita della barriera corallina.... Come dimenticare!
Per rinfrancarci, Jean Claude ci prepara un'ottima grigliata di aragosta sulla spiaggia...
Life is not easy.... for lobsters! (direbbe Carlos...)
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