venerdì 3 dicembre 2010

Contatti con il mondo

Ogni giorno mi collego tramite il modem satellitare, per leggere i mail e scaricare la meteo. Il programma di gestione della connessione va in crisi al momento di segnalare la citta' piu' vicina ed indica la nostra posizione con un laconico, piccolo, puntino in mezzo all'Oceano.

Il puntino sullo schermo avanza di qualche millimetro ogni giorno, il satellite che copre Europa ed Africa si allontana all'orizzonte a poppa, ogni giorno un po' piu' basso, mentre il satellite delle Americhe non e' ancora visibile.

Ogni volta che rispondo ad un mail mi chiedo se il mio corrispondente, che presumibilmente mi scrive dalla propria scrivania in ufficio o a casa con una solida connessione Adsl, si rende conto di dove ci troviamo, di che prodigio della tecnologia sia il poter comunicare da bordo di una piccola imbarcazione lontana centinaia di miglia dal cavo telefonico piu' vicino.

In verita' penso di no: siamo cosi' abituati ad avere a portata di mano tutto e subito, informazioni, contatti, risposte, da non renderci conto di come questo essere connessi dipenda materialmente da reti intricate di cavi e nei migliore dei casi da antenne, che sono proprie della terra (e dei fondali oceanici), ma non del mare aperto.


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