I mesi di settembre ed ottobre non sono ideali per la navigazione fra le isole dei Caraibi.
Il rischio di tempeste aumenta e la stagione può diventare piovosa.
Nell'attesa che gli Alisei si ristabiliscano, in Novembre, quest'anno abbiamo deciso di mettere Selaví in secca e regalarci un magnifico viaggio che sogniamo da tempo. Selaví, grazie allo speciale rivestimento ecologico dell'opera viva, non
ha bisogno dell'annuale ciclo di pittura antivegetativa: il cantiere non è
un'esigenza.
Tuttavia, poiché il nostro viaggio durerà un paio di mesi, preferiamo lasciarlo "all'asciutto".
La scelta del cantiere è difficile: non vogliamo utilizzare un travel lift per evitare di sollecitare la struttura. Serve un'attrezzatura adeguata per alare il catamarano senza danneggiare antivegetativa, un ragionevole grado di sicurezza dal punto di vista meteo ed un cantiere con sorveglianza assicurata. L'isola di Trinidad è la migliore opzione: i cantieri si affacciano uno a fianco all'altro sulla baia di Chaguaramas, e l'isola si trova al di fuori della zona di passaggio degli uragani.
Fra i vari, abbiamo scelto Power Boats: aleranno Selaví con uno speciale carrello specialmente concepito dal manager, Don, per sollevare i catamarani senza rischi.
Alle 9.00 di mattina, il cantiere ci chiama in radio: lasciamo la boa ed entriamo nello scalo. La manovra non è semplice, si devono posizionare con cura i due sostegni sotto alla nassella: tutto il peso appoggerà su queste due strutture una volta la barca sollevata.
Quando finalmente tutto è a posto, Selaví viene portato in una breve passeggiata attraverso il cantiere, sino ad essere "parcheggiato" a fianco di un altro catamarano. Ci siamo!
Abbiamo pochissimo tempo, domani mattina all'alba saremo già in volo. Per fortuna la più grande parte dei preparativi è già stata fatta. Come se non bastasse, siamo anche tenuti a sbrogliare una serie di pratiche amministrative di immigrazione e dogana, per conquistare il nostro diritto a lasciare il Paese l'indomani via aerea.
Giornata piena, fra acquazzoni ed arcobaleni :-)
|
Ingresso nello scalo, Selavì è già posato sul carrello. |
|
Posizionamento dei tacchi di supporto su cui distribuire buona parte delle 10 tonnellate del catamarano |
|
Il trattore è in posizione |
|
Le forme curve della nassella complicano il posizionamento dei tacchi |
|
Con un po' di pazienza...e parecchia sorveglianza da parte nostra, anche i tacchi vanno a posto. |
|
Il trattore ci porta al nostro posto di stazionamento |
|
Con perizia ed attenzione, Don, il manager in persona, dirige le operazioni e guida il trattore nelle delicate manovre |
|
Eccoci appoggiati a terra! Una vista del carrello |
|
Tutto è estremamente ordinato, inoltre siamo posati su una soletta di cemento |
|
Notate l'antivegetativa: in acqua da due anni e mezzo e non abbiamo neanche fatto il lavaggio ad alta pressione! |
|
Ecco la nostra barca finalmente a riposo. Per creare un clima secco all'interno ed evitare i possibili danni legati all'umidità in clima caldo abbiamo noleggiato un deumidificatore automatico regolato al 50% di umidità. |
|
Quest'immagine ci augura un buon viaggio. Partiremo domattina ma torneremo presto a bordo. Ciao Selavì! |