venerdì 8 agosto 2008

Delirio 2

Pensavamo che Bonifacio fosse un delirio ma l’entrata a Calvì si apre a noi con un’ineluttabile verità: non avevamo visto il peggio!
Un’ora prima di avvicinarci alla cittadella abbiamo chiamato il porto per chiedere un posto e ci hanno trattato come se stessimo chiedendo un gelato a un macellaio “Il n-y a pas de place ici”.

In realtà molti posti sono liberi ma sono prenotati dalle barche che trascorrono le vacanze ferme con la poppa in banchina facendo solo delle uscite sporadiche durante il giorno.

“Ma non è un modo snaturato di intendere l’uso della barca...e del porto?” E vale davvero la pena di distruggere, e perseverare nella distruzione sistematica delle nostre coste solo per offrire una vetrina a questa strana specie di navigante dove esibire i propri mazzi di fiori??

Il risultato è che una barca nell'adempimento delle sue funzioni... ”navigare”... non trova modo di effettuare neanche brevi soste per i rifornimenti. Così, dopo una notte trascorsa dietro la Revellata, salpiamo di buon ora in direzione della Riserva Naturale di Scandola.
Fuori c’è un grazioso venticello è scivoliamo di bolina in rotta diretta sul Passaggio di Gargalo.









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